
I ragazzi che hanno messo in scena “Il gioco dell’epidemia”
Data: 24/06/2022
I ragazzi che hanno messo in scena “Il gioco dell’epidemia”
I ragazzi che hanno messo in scena “Il gioco dell’epidemia”
IL TEATRO…FINALMENTE SI TORNA IN SCENA!
Finalmente dopo questi anni di pandemia che hanno visto i nostri ragazzi seduti dietro lo schermo anche per quanto riguarda i laboratori teatrali pomeridiani proposti dalla nostra scuola, siamo riusciti a mettere in scena i due spettacoli di fine anno.
I ragazzi del laboratorio organizzato dalla compagnia Teatro dei Colori, seguiti da Valentina e Gabriele Ciaccia, hanno messo in scena nel Castello Orsini di Avezzano uno spettacolo intitolato “Il gioco dell’epidemia”, tratto dall’omonima opera del drammaturgo Eugène Ionesco il 6 giugno 2022. La trama originale è stata modificata e riadattata dai ragazzi con l’aiuto di Valentina in modo da mettere in scena una versione più vicina della pandemia vissuta da noi ed esorcizzare ciò che ci è accaduto in questi terribili mesi. Il risultato è stato uno spettacolo volutamente “assurdo” pieno di colori, musiche e oggetti di scena che i nostri attori hanno saputo utilizzare per prendere in giro gli avvenimenti della pandemia, chiudendo il tutto con un finale più raccolto, dove il gioco finisce prendendo in considerazione anche gli
eventi drammatici della guerra scoppiata accanto a noi. Oltre ad essere stato uno spettacolo bello e divertente da vedere, è stato soprattutto divertente realizzarlo in compagnia di tutti gli amici di scuola che non sono riusciti a vedersi né tantomeno a muoversi e ad abbracciarsi,
riuscendo a riconquistare tutto ciò soprattutto grazie a questi laboratori che permettono ogni anno agli studenti di fare nuove esperienze e conoscenze al di fuori della classe.
Il 7 giugno, invece, il palco del Castello Orsini ha ospitato gli attori del Teatro Lanciavicchio che, guidati da Tonino Silvagni e Angie Cabrera, hanno portato in scena la tragedia più famosa del teatro: l’Amleto di William Shakespeare!
Attenzione però…il caro drammaturgo ha soltanto ispirato i nostri ragazzi che, attraverso un dialogo con tutti i personaggi dell’opera, hanno creato una loro storia, più autentica e personale.
"Essere o non essere" non è soltanto il dubbio amletico ma è, in realtà, la domanda che molti adolescenti si sono posti durante gli anni della pandemia, che li ha tenuti prigionieri in una realtà soffocante e nuova, costringendoli a mettersi a nudo di fronte a un mondo che non riconoscevano più, di fronte ad un presente quasi illusorio.
Quest'anno il Teatro Lanciavicchio ha iniziato a viaggiare proprio sul treno dell’adolescenza, ricco di ansie, delusioni ed emozioni: attraverso la lettura e la rappresentazione dell’Amleto, i nostri attori si sono immersi nelle profondità dei loro animi e hanno riflettuto sui problemi che offuscano la loro vita, i quali, in un modo o nell'altro e in maniera più o meno tragica,
attanagliano gli uomini sin dall’alba dei tempi.
Nonostante i lunghi anni di assenza, ancora una volta i due laboratori teatrali hanno offerto ai ragazzi la possibilità di far sentire le proprie voci, di riflettere sul mondo che li circonda e sulla loro interiorità, rendendoli partefici e artefici dei loro meravigliosi spettacoli. Sia per i
"veterani" sia per i nuovi arrivati, il teatro si è rivelato un divertente e speciale rimedio alle difficoltà della vita…una sorta di portale magico per entrare in un giardino segreto, dove si biforcano creatività, allegria e passione!